Albania

Viaggio nell'Albania dimenticata - Ricordi sparsi

10:18 AM

Premessa: il viaggio di cui vi parlerò, non è un viaggio come tanti, ma un'esperienza che ho vissuto da capo scout durante quest'estate. Sono stata precisamente a Pukë, verso nord, partendo da Bari e raggiungendo Durazzo con il traghetto.Per maggiori informazioni e per svolgere un'esperienza simile potete contattarmi privatamente e vi potrò fornire maggiori dettagli!

Ricordi sparsi. Credo che queste parole si adattino perfettamente al mood di questo post, scritto davvero per cercare di mettere in ordine tutto ciò che di magnifico l'Albania mi ha lasciato. 

Per certi aspetti mi sembra ieri di aver scritto le tipiche "Riflessioni prima di partire", cercando di immaginare cosa quella terra mi avrebbe regalato. E invece no, eccomi di già a scrivere questo piccolo racconto.
E' un racconto da leggere quasi per caso, quindi chiedo anticipatamente scusa a chi cerca informazioni su mare, vacanze e relax in Albania, (travel blogger who?? dico a me stessa, ma chi mi legge da un po' sa benissimo che questo sito nasce non tanto per dare consigli precisi sul dove andare o cosa provare, ma semplicemente per condividere esperienze che magari non vi sognate neanche di fare, o chissà state già pianificando!) 

L'Albania è un paese che sorprende, che ti lascia a bocca aperta, e che ti stupisce ad ogni angolo...






Ripenso ai giorni trascorsi in Albania, e li rivedo lì, sospesi nell'aria, come fosse il ricordo di un sogno dal quale ti sei svegliato velocemente. A tratti ricordo quelle immense praterie essiccate, chilometri e chilometri che scorrevano verso le montagne. Non si vedeva una casa neanche ad immaginarsela, c'era solo quell'immensa distesa, quasi come se l'uomo lì non ci avesse mai messo piede. Solo una struttura abbandonata, una vecchia stazione, ci dissero. A tratti sembrava venir fuori da un racconto anteguerra, a tratti aveva il fascino di un posto inesistente. E tutto, quel tutto che poi non era niente, si miscelava perfettamente con quel sole bollente, che indisturbato luccicava in quel cielo così azzurro. 



L'essenzialità del paesaggio






Esattamente come un'oasi nel deserto, sembra nascere dal nulla un oratorio, fondato da un prete italiano 20 anni fa. Si disegna tra quelle montagne una struttura in legno, che accoglie bambini e ragazzini di ogni età, pronti a dare il benvenuto a braccia aperte a qualsiasi visitatore, pronti soprattutto a prenderti per mano e a parlarti di loro. Quasi ci si dimentica di parlare due lingue completamente diverse, tra quelle montagne lì, ciò che conta è un altro tipo di linguaggio...



Il sorriso dei bambini












Ricordo che le giornate all'oratorio scorrevano davvero in fretta, e come spesso accade per quanto potevamo insegnare a quei bambini a fare girandole, o a giocare tutti insieme, si tornava al campo sempre avendo imparato qualcosa in più proprio da loro.
Ma come se tutta la spensieratezza e tutti quei sorrisi non fossero bastati, ogni giorno per noi c'era un regalo speciale lungo la strada del ritorno e questa volta a farcelo erano quelle montagne..,

La magia dei tramonti


















Quelle strade erano così silenziose, come se nessuno volesse disturbare quella spiritualità e quella sacralità, come se tutti si fossero messi d'accordo in precedenza per mantenere quell'equilibrio misterioso, e tutto ciò donava inevitabilmente un senso di profonda riflessione, anche solo guardandosi intorno...

La spiritualità






















Guardarsi intorno e osservare una cultura così diversa, che per certi aspetti sembra lontana anni luce dall'Italia, non può che trasportare in una dimensione per certi aspetti parallela. Sono grata ad ogni singolo incontro che ho fatto durante quel viaggio, ad ogni singolo paesaggio che ho fotografato con la mia macchina fotografica. Fotogrammi che rimarranno nel mio cuore per sempre, che per certi aspetti mi hanno fatto rinascere, mi hanno riportato alle origini riscoprendo ancora una volta che una volta tornati a casa, si riscopre che ogni singolo tassello della tua vita rappresenta un dono...

La cultura e le persone 






















Questa è stata la mia Albania, o meglio ciò a cui mi piace pensare quando voglio rifugiarmi di nuovo tra quei giorni così spensierati e magici. Sicuramente ve ne parlerò ancora, andando più nello specifico e magari dandovi qualche dettaglio tecnico in più. Ecco anche il video che ho fatto appena tornata, allora pronti a partire anche voi? 


Per ora vi lascio così, e come sempre spero di avervi trasmesso un briciolo della mia esperienza! 
Non smettete mai di viaggiare!
Chissà magari qualcuno di voi sta già controllando voli o traghetti? :)

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1 commenti

  1. Sempre bello leggere le tue esperienze in parole ed immagini! Io sono più per le immagini, perchè a volte spiegano più di mille parole!
    In quest'ultimo mese è già la seconda volta che mi imbatto in qualcuno che parla di Albania ed avrei anche la fortuna di poter partire dalla mia città (Ancona) alla volta di Durazzo!
    Grazie per questa tua condivisione e questa volta mi hanno colpito anche le parole, non solo le tue bellissime immagini!
    Un saluto, Davide

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