Exchange Student- Day 1: Bari-Valencia

4:56 PM

Hi everybody!
Eccoci finalmente parte il diario di viaggio di quella che รจ stata la mia avventura dello scambio interculturale vissuto in Spagna dal 30 Settembre al 9 Ottobre di quest'anno! Come vi dico spesso, aggiornare il blog รจ sempre piรน difficile, ma quando mi ritrovo davanti alla mia tastiera, mentre scrivo e le foto caricano, provo un'emozione unica e ogni volta il viaggio sembra rincominciare quasi mi ritrovassi ancora dietro quel finestrino dell'aereo e davanti a me solo le nuvole e dieci giorni tutti da scoprire!
Ma...andiamo con ordine! Prima di tutto vi ricordo che per avere piรน informazioni su quella che รจ stata la mia esperienza come, perchรจ e con chi sono partita, potete cliccare qui e visualizzare il post iniziale, nel quale spiegavo tutto!
Eccoci quindi al primo giorno di questa esperienza, ricordo perfettamente quella giornata: ansia, adrenalina a mille e confusione, tutto condito inaspettatamente con una pioggia autunnale tanto grigia quanto implacabile. Il volo era alle 14:00, dovevamo ritrovarci a casa di uno degli 8 italiani che partivano con me da Bari, "Ciccio", per riempire i due bagagli comuni che dovevamo imbarcare. Prima di andar via da casa, controllavo nervosamente la lista delle cose da aggiungere all'utlimo minuto: burro cacao (che avrei perso), calzettoni scout (non si sa mai) e memory card di riserva (servita eccome!) Eccomi quindi pronta: i miei jeanz preferiti strappati, la nikon giร  a tracolla e gli scarponi scout ai piedi (un abbinamento tanto improbabile quanto necessario, data l'evidente differenza di peso e spazio occupato in valigia dalle Converse). Un saluto a mamma e papร , a ritmo delle solite raccomandazioni e di qualche lacrima, che inspiegabilmente segnavano anche la mia faccia.

Din-Don, suono a casa di Ciccio ed eccoli lรฌ, i miei futuri compagni di viaggio, Stefano, Irene, Diletta, Federica, Ciccio e Sara, 6 sconosciuti che di lรฌ a breve sarebbero diventati i miei compagni di avventure e di sventure; Erano sei, mancava ancora uno Roberto, il cui treno aveva fatto ritardo, e che di lรฌ a breve avrebbe varcato la soglia di quella casa da fuorisede fradicio di pioggia e grandine.

 La situazione (che di lรฌ a breve sarebbe stata "la situa") era tragica-comica, bagagli sparsi ovunque, un misto tra costumi da bagno, teli da mare ma anche pile e scarponcini, mescolati a taralli, sottoli, frise e vino. Tutt'intorno, noi, vicino a un tavolo rotondo sul quale c'era quello che sarebbe stato l'ultimo dei nostri caffรจ decente di lรฌ a 10 giorni! Ricordo quelle tazzine bianche senza piattini, le nostre carte di imbarco, le carte di identitร  (che presto da 8 sarebbero diventate 7), e tra risate e primi sorrisi, non faceva che balenare nella mia testa l'idea " ma seriamente sto facendo questa cosa", " secondo me non ce la facciamo a partire". Ma ecco che, come un'allarme che suona all'improvviso, il nostro Team Leader, Stefano ci ricahiama all'ordine: "Dobbiamo andare" e in meno di dieci minuti varchiamo insieme la soglia di quella porta con il nostro obiettivo portato a termine: tutti i bagagli a mano di circa 10 kg e i due bagagli da imbarcare di 15 kg.

Pioggia, pioggia, pioggia, non ho foto di quei momenti fino a quando non siamo saliti sull'aereo, cosa davvero insolita per me,e nonostante le due macchine fotografiche al seguito e l'iphone, non ho nessuna foto di rito che accompagna quei momenti, a causa del tram tram di quelle ore. Per la prima volta forse, temevo davvero di non partire, mi vedevo giร  di ritorno a casa, con la mia carta d'imbarco intatta e le memory card vuote.
Eppure contro ogni previsione, malocchio e chi piรน ne ha piรน ne metta, eccoci su quell'aereo che di lรฌ a breve ci avrebbe portato a Valencia! Guardavo incredula fuori dal finestrino e ascoltavo la playlist fatta la notte prima sul mio ipod, sotto di me, Ibiza. Canzoni semplici, senza troppe pretese, un mix di commerciale e qualche shazam improvvisato, postumi dell'estate e vecchi cavalli di battaglia e a inaugurare quella serie cosรฌ casuale, una canzone che ci avrebbe accompagnato per tutto il viaggio, una canzone tanto scontata quanto diffusa, con un testo per viaggiatori, innamorati e a dirla tutta sottoni: Wake Me Up, Avicii.

Il volo trascorre tranquillo, tra chiacchere, racconti di vita e qualche foto, ci si inizia a conoscere, e in qualche modo avevamo giร  un filo invisibile che ci univa. Qualcuno dorme, qualcun altro persino sogna, tutti chi piรน chi meno, immaginiamo quella che sarร  quell'avventura, e la condizione che piรน ci rallegra รจ sempre la stessa: l'Italia รจ alle nostre spalle.

L'atterraggio รจ perfetto, in meno di mezz'ora siamo fuori dall'aereoporto, il livello di adrenalina non puรฒ che essere alle stelle! Giungiamo cosรฌ alla stazione centrale, e dopo aver depositato i bagagli e fatto i biglietti che quella sera stessa ci avrebbero portato a Madrid, ci dirigiamo verso la fermata della metropolitana. Ripensando a quella stazione, mi sembra di ricordare qualcosa di familiare, proprio come quando si รจ all'estero e la strada dell'albergo o dell'ostello rimangono in mente proprio perchรจ divengono il punto di riferimento per quei giorni di permanenza. Ripensando a quella stazione ho ricordi confusi, come se si mescolassero le nostre immagini del primo giorno, ancora impacciati e riservati, e quelle dell'ultimo giorno sempre a quella stazione, tutti stanchi, addormentati e abbracciati.

Per questa giornata non abbiamo molte pretese, una passeggiata tranquilla e una visita in serata alla cittร  della scienza. L'appuntamento รจ alle 20:30 del giorno dopo a Guadalajara, vicino Madrid, quindi non abbiamo alcuna fretta. D'altronde, il nostro pulman partirร  per Madrid all'1:00, quindi possiamo goderci la serata con tutta calma.







Il pomeriggio trascorre lento, la reflex inizia a "scaldarsi" e sembra giร  di essere sospesi nel tempo. Poche ore prima, lasciavamo una Bari autunnale e piovosa, ed eccoci ora a gustare una "cagna" tra le

vie di Valencia, con un clima mite e un tepore tipico dei pomeriggi d'estate. Il sole inizia a calare, ci dirigiamo verso un supermermercato (il primo di una lunga serie!) e il primo acquisto ufficiale che andrร  nell'elenco delle spese comuni, รจ proprio lui "Don Simon" un vino rigorosamente in bottiglia di plastica, con un etichetta poco convincente, e fu cosรฌ che insieme a patatine, e stuzzichini vari, diamo inizio al primo "pasto" della vacanza, e la location di questo aperitivo fai fa te, รจ niente poco di meno che: L'oceanografico di Valencia! 



Finito l'aperitivo ci dirigiamo verso Plaza de Toros, per una visita verso le vie principali della cittร , per qualcuno la fame ritorna ed eccoci pronti a gustare le prime tapas ufficiali! La cittร  sembra incantata, e a pancia piena ci dirigiamo verso la stazione, attraverso quelle luci gialline e quei semafori sonori. Eccoci di ritorno a quella stazione, gli occhi di tutti iniziano a sembrare veramente stanchi, ci dirigiamo verso la fermata del pulman che ci porterร  a Madrid, e una volta lรฌ davanti ognuno si accomoda sulla propria valigia. La stanchezza forse non si sente, c'รจ troppa voglia di scoprire cosa ci attenderร  nei prossimi giorni... il pulman รจ arrivato, 355 km ci attendono... buonanotte Valencia e domani.... Buongiorno Madrid!











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2 commenti

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    1. Thank you my friend! :) Oh, i don't remember your blog name, and i can't see it from your blogger profile! Please let me know!

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