Quando la musica è un sogno: Intervista ad Angelo Loizzi

10:39 PM

Oggi parliamo di sogni, e questa volta vi parlo di un amico speciale, il mio amico Angelo e della sua passione per la musica! Venite a conoscerlo con me, e scoprite come possiamo aiutarlo a realizzare un sogno! 
Un frame di un video dei BeatterrOne girato in Puglia

Angelo Loizzi 
Studio Architettura al Politecnico di Bari
Passione: Musica!
Angelo, raccontaci un po' di te, come nasce la tua passione per la musica?

La mia passione per la musica è nata nel modo più semplice e spontaneo possibile. E' come quando capisci di essere innamorato di una persona. Non te la togli mai dalla testa. Sin da bambino la musica mi ha accompagnato giorno per giorno ed è stupendo osservare la propria crescita anche dal punto di vista musicale. La propria evoluzione! Tu cresci, cambi ma la passione non se ne va. Non c'è niente da fare. Semplicemente cresce con te, si evolve. E' parte di te. E' una sensazione bellissima. Ogni ricordo della mia vita è legato con un filo indissolubile ad una canzone, ad un album, ad un riff di chitarra, ad un fill di batteria. Quando guardo una foto di me da piccolo, io so perfettamente dirti qual è la canzone che ascoltavo di più in quel momento! Ascoltare una canzone per me non è un atto superficiale. Mi riporta indietro nel tempo come mi puo' portare avanti nel futuro, a credere in un sogno. Ti rende sensibile. E' così che la passione resta legata a te per tutta la vita.
Ho mosso i primi passi nella musica "suonata" alle medie: suonavo la tromba ma la passione è esplosa ascoltando gli assoli di Gilmour, chitarrista dei Pink Floyd. Lui e la sua chitarra mi hanno catturato e le emozioni che suscita ancora in me quell'uomo sono difficili da spiegare a parole. Frank Zappa diceva: "Parlare di musica è come "ballare" di architettura." Io mi ci rivedo. La musica la vivi, come la vita. Così da autodidatta, e con la chitarra classica che un po' tutti ci ritroviamo in casa ho iniziato il mio viaggio. Non mi importa la tecnica, mi importa poter dire, raccontare qualcosa anche con tre semplici accordi. Saper comunicare un'emozione o uno stato d'animo con una chitarra tra le mani è la mia ambizione più grande.


Raccontaci della tua "BeatterrOne". Come é nata? Chi sono i componenti?


I BeatterrOne sono nati con la consapevolezza che la musica puo' migliorare la vita di quattro semplici ragazzi con una passione in comune. I miei primi compagni di viaggio in questo senso sono stati Miki Clarizio (voce),Ivan Iacobellis (tromba) e Francesco Valente (chitarra). Questo era il nucleo fondatore. La formazione definitiva attuale è composta da me, Miki e Ivan e si è completata con l'arrivo di Roger Percoco (batteria), Michele De Luisi (basso), Lino De Mario (tromba) e Claudio Cramarossa (trombone) e l'aiuto di Antonio Percoco (tastiere).
Come genere abbiamo scelto il ground zero della musica popolare italiana. Gli anni '60, il beat, il primo Rhythm'n'blues. Ci siamo calati per un po' di tempo in quel contesto storico-musicale, soprattutto con la spinta di Miki Clarizio, che ci ha portato ad uno studio profondo delle nostre radici, della musica italiana che in quegli anni ha fatto davvero grandi cose. Riff semplici ma martellanti, sessioni di fiati, la ricerca di un linguaggio nei testi che è quasi andato perduto. "Complesso" per "band", "Cara" per "Baby". Insomma, siamo Italiani. Diamoci valore! E' stato questo il motto. E' la cosa ha funzionato. Abbiamo girato la Puglia in lungo e in largo. Con cover dei Ribelli, Equipe 84, Corvi. Molti gestori di locali ci chiedevano prima di ascoltarci "ma perchè suonate musica vecchia, se avete vent'anni?". la nostra risposta arrivava quando con i nostri arrangiamenti riuscivamo a farli ricredere, a farli ballare. E' stata una scommessa. L'abbiamo vinta. Ora dopo che ci siamo cimentati e divertiti a registrare cover e videoclip per gioco, arrivano gli inediti. E siamo felicissimi di quello che sta uscendo fuori! Non vediamo l'ora!


Quindi siete pugliesi, avete mai girato videoclip per condividere anche il vostro territorio?

Si, baresi per brevità ma nello specifico proveniamo da Ceglie del Campo, Carbonara, Modugno, Bitritto e Sannicandro. Noi crediamo molto nella musica come valorizzazione del nostro territorio. Ciò che ci ha spronato è anche il fatto di poter dimostrare che anche nelle periferie c'è vita, cultura. Slanci vitalistici. Abbiamo fatto due videoclip. Il primo è stato molto audace da un punto di vista paesaggistico. Quasi con orgoglio campanilistico, nel momento in cui abbiamo curato il montaggio ci siamo resi conto di quanto sia bello il paesaggio che ci circonda ad un paio di chilometri da casa.Alcune scene ci riprendono a bordo di due Fiat, una 500 e una 128, le nostre vie di campagna, le nostre terre piene di ulivi, i nostri amici attori per un giorno intenti a lavorare nei campi. A prodotto finito abbiamo pensato: fantastico. Stiamo facendo qualcosa di bello non solo per noi, ma anche per questa terra. O almeno ci piace pensarla così.



Come hai conciliato lo studio con questo impegno? Credi che sia possibile portare avanti le proprie passioni parallelamente al lavoro/studio?
Conciliare studio e passione non è facile ma è più forte di me. Sono iperattivo! mi piace fare mille cose e non so rinunciare a nulla. Chiedermi di rinunciare alla musica poi...follia! Riuscire a studiare e fare tutto il resto, lo ammetto non è facile. Puo' portare a perdere un po' di tempo...ma volere è potere. Così come nello studio così per i sogni. Bisogna lottare e soprattutto non perdere di vista i propri obiettivi. La laurea è importante e serve per il mio futuro. La musica è importante perchè colora il mio futuro.
Non voglio una vita triste. Quindi, tutto è possibile. Tutto è fattibile, se ci credi. Ma devi volerlo tu.



Raccontaci del contest al quale state partecipando. Credi che queste iniziative servano alle band che stanno emergendo?

Attualmente stiamo partecipando ad un contest organizzato dalla web tv ilmezzo.tv, il nome del contest é Garage Band e vede impegnate 22 band pugliesi. Il video che otterrà il maggior numero di "mi piace" su youtube sarà decretato vincitore e otterrà la produzione di un videoclip di un brano inedito. Una figata! Noi partecipiamo con una strepitosa cover sconosciuta ai più de "I Ribelli" dal nome "Enchinza Bubu". Io credo che queste siano ottime iniziative per gruppi emergenti che vogliono ritagliarsi un loro piccolo spazio e magari dimostrare a chi ancora non ha avuto modo di conoscerli cosa fanno, che tipo di musica. Questi contest servono anche per mettersi in gioco. Confrontarsi ma sempre con i giusti mezzi e possbilità. Senza truffe, trucchi. La musica è passione e soprattutto arte. Va valorizzata e rispettata. Ben vengano queste iniziative!

Come possiamo fare per supportarvi?

Per supportarci è molto semplice, servono meno di 30 secondi del vostro tempo!

Cliccate su questo link: https://www.youtube.com/watch?v=gVe7OZOdwiU

Basta un mi piace (pollice in sù che diventa blu) sulla CANZONE DAL SITO YOUTUBE aiutaci a realizzare un sogno! (Non è necessario un account Youtube è sufficiente quello Google, per chi ha uno smartphone è quasi obbligatorio averlo).

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Colgo l'occasione per ringraziare Barbara per questa splendida opportunità. Ottimo blog, pieno di passione!

Un saluto a tutti, Angelo!

Come avrete potuto leggere la passione di Angelo e della sua band traspare da ogni parola! Sognare è contagioso, e sapete benissimo quanto tutto ciò sia importante per me!
Keep on dreaming! :)
Barbara

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